Relazione al Parlamento: crescono consumi e giro d’affari
Aumentano anche il numero delle operazioni antidroga, i sequestri e le persone denunciate
ROMA - Cresce il giro d’affari della droga in Italia, ma aumentano anche il numero delle operazioni antidroga, dei sequestri di stupefacenti e delle persone denunciate. E’ quanto emerge dalla Relazione al Parlamento 2018 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia (con dati relativi al 2017), diffusa il 28 settembre attraverso il sito del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio.
Un giro d’affari di oltre 14 miliardi. Secondo quanto riportato dalla Relazione, le attività economiche connesse al mercato delle sostanze psicoattive illegali “rappresentano circa il 75 per cento di tutte le attività illegali e pesano per circa lo 0,9 per cento sul Pil - si legge nel testo -. Il consumo di tali sostanze è stimato valere 14,4 miliardi di euro, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Il 40 per cento è attribuibile alla spesa per il consumo di cocaina”. Il solo consumo di cocaina, infatti, ha fatto finire nelle tasche della criminalità circa 6 miliardi. Sebbene più diffusa, il mercato della cannabis non riesce a superare quello della coca e si ferma a oltre 4 miliardi. Trend in crescita anche per le operazioni antidroga, che hanno fatto segnare un aumento dell’8 per cento. Ben più corposo è l’aumento della droga sequestrata, che fa segnare un incremento del 60 per cento. Quasi la totalità dei sequestri (95 per cento), tuttavia, ha riguardato cannabinoidi, il 4 per cento cocaina e il restante un per cento tutte le altre sostanze.
Aumentano i sequestri di cannabis e sostanze sintetiche, giù quelli di cocaina e hashish. "Un terzo delle sostanze sequestrate - spiegano gli osservatori - è stato intercettato nelle aree di frontiera, dato in leggera diminuzione rispetto al passato”. Ad aumentare, inoltre, è anche la purezza degli stupefacenti. “Raddoppia la quantità media di principio attivo rilevato sia nella cannabis che nella cocaina sequestrate - spiega il testo - e, seppur in misura minore, crescono anche la purezza di eroina e metamfetamine”. Sono 144, infine, le segnalazioni raccolte dal sistema di allerta rapido del Dipartimento antidroga in merito alle nuove droghe: 95 le nuove sostanze psicoattive intercettate.
Consumi in crescita. Il quadro che emerge dalla relazione è in espansione anche per quanto riguarda il trend dei consumi, con una “crescita sia relativamente all’ultimo anno sia all’ultimo mese, mentre il consumo frequente nell’ultimo mese (20 o più volte per la cannabis, 10 o più volte per le altre sostanze psicoattive) si mantiene stabile, interessando l’1 per cento della popolazione generale”. Le stime contenute nella Relazione, inoltre, parlano di un terzo della popolazione fra i 15 ed i 64 anni che ha sperimentato sostanze psicoattive illegali almeno una volta nella vita e uno su dieci (circa 4 milioni) lo ha fatto nel corso del 2017. La maggioranza degli utilizzatori è di genere maschile, mentre è la cannabis la sostanza più diffusa. Il 10 per cento della popolazione ne ha fatto uso almeno una volta nel corso dell’ultimo anno.
Cresce il numero di persone denunciate per reati in violazione del testo unico sulle droghe: nel 2017 sono 35.190 persone. “Dato in crescita rispetto al biennio precedente - spiega la relazione -. Il 71 per cento dei soggetti è in stato di arresto, il 28 per cento in libertà e l’un per cento è irreperibile. Il 4 per cento dei soggetti segnalati è minorenne. La sostanza per cui sono state effettuate più denunce è stata la cocaina”. Ad aumentare sono anche i procedimenti penali per reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti (art. 73 DPR n. 309/1990) che sono stati 81.665 ed hanno coinvolto 166.301 persone, ma crescono anche le le segnalazioni per art. 75 DPR n. 309/1990 che hanno coinvolto 38.614 persone.