Relazione europea, ecco come cambiano i consumi
L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) ha presentato a Bruxelles, la Relazione europea sulla droga 2019
ROMA - I sequestri di cocaina in Europa “hanno raggiunto livelli record” e “si osservano segnali di un aumento della disponibilità di cocaina”. A dirlo è l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda) che ieri a Bruxelles ha presentato la Relazione europea sulla droga 2019. Secondo la relazione dell’Osservatorio con sede a Lisbona, persiste sul vecchio continente “una disponibilità elevata della maggior parte delle sostanze illecite”. Secondo i dati raccolti, in Europa (Ue-28, Turchia e Norvegia), ogni anno viene segnalato oltre un milione di sequestri di sostanze illecite e sono circa 96 milioni gli adulti che hanno provato una sostanza illecita nel corso della loro vita, mentre sono 1,2 milioni le persone che ogni anno sono sottoposte a trattamento in seguito al consumo di sostanze illecite (Ue-28). Il dato più preoccupante di questo rapporto annuale, però, riguarda la disponibilità e il consumo di cocaina. I dati del 2017 parlano chiaro: in Ue sono stati segnalati oltre 104 mila sequestri di cocaina, mentre nel 2016 erano 98 mila. Il confronto tra la cocaina sequestrata nei diversi anni mostra una differenza ancora più marcata: nel 2017 sono state 140,4 tonnellate, circa il doppio del quantitativo sequestrato nel 2016, cioè 70,9 tonnellate. Tutto questo, mentre il prezzo al dettaglio della cocaina è rimasto stabile, mentre la purezza in strada ha raggiunto nel 2017 il livello più alto in un decennio. Secondo l’Osservatorio, inoltre, la cocaina rappresenta anche la sostanza stimolante illecita più comunemente utilizzata nell’Ue, con circa 2,6 milioni di giovani adulti (15-34 anni) che dicono di averla utilizzata almeno una volta nell’ultimo anno nel 2017.
Eroina e oppiacei sintetici. Non è solo l’aumento dei sequestri di cocaina a preoccupare l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Tra le sostanze stupefacenti, l’eroina è infatti “l’oppiaceo illecito più comune sul mercato della droga in Europa e contribuisce in misura determinante ai costi sanitari e sociali legati alla droga”. Anche l’eroina fa segnare un incremento nei sequestri nel 2017, con oltre una tonnellata in più intercettata dalle forze dell’ordine, raggiungendo complessivamente le 5,4 tonnellate per il 2017 a cui bisogna aggiungere le 17,4 tonnellate sequestrate dalla Turchia, alcune delle quali erano destinate al mercato dell’Ue, spiega l’Osservatorio di Lisbona. Ma insieme all’eroina, cresce la preoccupazione per i nuovi oppiacei sintetici: in Europa, solo nel 2018, ne sono stati segnalati undici. Anche il mercato delle nuove sostanze psicoattive non sembra conoscere il declino. Solo nel 2018, infatti, sono state individuate per la prima volta in Europa 55 nuove sostanze, portando il numero totale di sostanze monitorate dall’Osservatorio a 730.
Cannabis. Con 91,2 milioni di adulti europei tra i 15 e i 64 anni, pari al 27,4% della popolazione con questa fascia d’età, che l’abbiano provata almeno una volta nel corso della vita, come ogni anno la cannabis viene stimata come la sostanza stupefacente più diffusa in Europa, particolarmente tra i giovani. Secondo i dati della Relazione europea sulla droga relativi al 2017, i giovani tra i 15 e i 34 anni ad averla provata nell’ultimo anno sono circa 17,5 milioni, ossia il 14,4% di questa fascia d’età, ma la prevalenza del consumo è più elevata se si restringe il campo ai soli 15-24enni: il 18% di loro (10,1 milioni) ha fatto uso di questa droga nell’ultimo anno e il 9,3% (5,2 milioni) nell’ultimo mese. Anche i dati sui sequestri hanno cifre superiori a qualsiasi altro stupefacente. Solo nel 2017 gli Stati membri dell’Ue hanno segnalato 782 mila sequestri di prodotti a base di cannabis, di cui 440 mila riguardanti cannabis in foglie e infiorescenze, 311 mila relativi a resina e 22 mila riguardanti piante. Infine, nel 2017, circa 155 mila persone sono entrate in trattamento in Europa per problemi legati al consumo di cannabis.